La vitamina C è una sostanza cristallina bianca, inodore e dal sapore acido.
Si solubilizza in acqua ed etanolo, ma non è solubile nei comuni solventi apolari.
La vitamina C viene sintetizzata dalle piante.
Alcune specie animali (anfibi, rettili, uccelli...) sono in grado di sintetizzarla.
Quali sono le principali fonti alimentari?
La vitamina C è molto diffusa in natura, sia in forma di ACIDO ASCORBICO che di ACIDO DEIDROASCORBICO.
Gli ortaggi e la frutta sono le fonti più ricche.
E' contenuta infatti in grandi quantità nei peperoni, broccoletti, cavolini di Bruxelles, cime di rapa, kiwi, fragole, broccoli, spinaci, cavolo, radicchio verde, arance, mandarini, limoni.
Una certa quantità si trova anche nella milza e nel fegato bovino.
Durante la cottura si possono perdere quantità elevate di vitamina C.
Le perdite durante la cottura sono maggiori con la BOLLITURA, , in quanto la stabilità della vitamina in ambiente acquoso è molto ridotta.
La vitamina C è stabile alla surgelazione, a patto che i prodotti siano stati prima sottoposti a un trattamento di scottatura per disattivare le ossidasi.
Una parte si può comunque perdere durante lo scongelamento.
Il metodo migliore per cuocere gli alimenti contenenti vitamina C è la cottura in poca acqua o al vapore, senza tagliare l'alimento (no fette).
fonte:Ruoli e richieste di vitamine , minerali e acqua Idelson Napoli